Tempi di crisi nel Mondo, in Europa ed ancor di più in Italia. Le ditte chiudono e licenziano, il numero dei disoccupati aumenta tanto che, da qualche tempo, gli italiani iniziano, dopo aver tagliato l’acquisto di una nuova auto, le vacanze, le cene fuori casa e tutto il superfluo, a tagliare anche i costi della spesa. D’altra parte ogni giorno si aggiungono oltre 600 poveri in più ed il tasso di disoccupazione ha abbondantemente sforato il 10% della popolazione del Bel Paese. Questo fa si che, secondo i dati in circolazione, i nostri connazionali fanno la spesa prestando un occhio alle offerte, ai prodotti marchiati dalle catene dei supermercati e preferendo i discount alla tradizionale grossa distribuzione. Così il mercato si adegua alle necessità dei propri clienti e, mentre a Roma cominciano a vedersi cartelloni pubblicitari che applicano sconti ai disoccupati, in Emilia Romagna e precisamente a Modena si segnala un’iniziativa di moderno baratto per chi ha perso il lavoro e fatica a trovare i soldi anche per la spesa. L’iniziativa è promossa dal Centro Servizi per il Volontariato l’Emporio Portobello che, da Maggio, inaugurerà un supermercato per disoccupati. L’iniziativa punta a coinvolgere i concittadini che si trovano in difficoltà ed offre, in cambio della fattiva collaborazione presso il supermercato stesso almeno una volta alla settimana, una tessera e dei bollini da utilizzare per la spesa di tutti i giorni nel corso dell’anno. Angelo Morselli, presidente del Centro per il Volontariato, ci tiene a precisare che l’iniziativa non vuole essere il classico sostegno caritatevole ma una vera e propria collaborazione tra chi in difficoltà e l’organizzazione stessa. Questa iniziativa, degna di segnalazione, è stata ideata per far si che non si faccia beneficenza ma che ci sia uno scambio equo tra chi ha tempo per lavorare e chi ha il bene primario per ogni famiglia. Questo meccanismo, oltre a dare la possibilità a diverse famiglie del modenese di potersi permettere un pasto da mettere a tavola, garantirà la dignità degli usufruttuari che si saranno “guadagnati” la loro spesa esattamente come se l’avessero realmente acquistata.
@MangiolaAntonio
