Quando arrivai per la prima volta negli Stati Uniti e per la precisione a Los Angeles, nell'atto di mettermi alla guida dell'auto noleggiata all'aereoporto, mio fratello fu prodigo di consigli. Guardandomi con sguardo severo per essere sicuro che lo ascoltassi con attenzione mi disse: "... se la polizia ti ferma non fare nessun gesto improvviso; rimani con le mani sul volante, aspetta che il poliziotto si avvicini, abbassa il finestrino e passagli i documenti senza movimenti bruschi... Anto guarda che qui ti sparano... sanno che chiunque può avere un'arma con se!". Benvenuto negli USA pensai... Certo gli Stati Uniti nella loro genesi furono un prolificare di coloni che dovevano difendere le loro terre appena conquistate nel mondo nuovo e provvedere anche al sostentamento alimentare dei loro cari attraverso la caccia di selvaggina ma, nel 2012 (ormai quasi 2013) a cosa serve avere a casa armi da guerra con caricatori da centinaia di colpi stile Rambo? Pare che negli USA circolino 270 milioni di armi da fuoco, 8-10 milioni delle quali sono micidiali ordigni di assalto (Corriere della Sera) capaci di permettere, allo squilibrato di turno, di armarsi con centinaia di colpi per fare una strage in un cinema, in una scuola superiore o, addirittura, per sterminare 20 innocenti bambini privati, senza nessun motivo, e senza nessuna colpa, della possibilità di studiare, crescere, diventare adulti ed avere, finalmente, la forza di presentarsi al Congresso per regolamentare il secondo emendamento della costituzione americana che prevede la libertà di armarsi e far finire la festa alla lobby delle armi la National Rifle Association.
pensieri, parole, suoni, immagini
