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Antonio Mangiola

E-mail: amangiola1971@gmail.com

IL CONFRONTO TV A CINQUE GIORNI DAL VOTO

19.02.2013 12:19

Siamo a cinque giorni da una tornata elettorale importantissima. Importantissima perchè è la prima dopo che, poco più di un anno fa, la politica italiana ha alzato bandiera bianca delegando ai "tecnici" guidati da Monti di bacchettarci severamente per "allinearci" alle promesse fatte all'Europa. Adesso, come tutti ci ripetono instancabilmente da settimane, è ora di tornare alla politica fatta dai politici. E' ora di congedare il governo tecnico con tanti ringraziamenti per averci dato una migliore immagine a livello internazionale e con meno ringraziamenti per aver distrutto la classe media, aver ridotto alla povertà la classe che già soffriva ed aver, di fatto, messo in ginocchio l'economia e il potere di acquisto della quasi totalità degli italiani.

Non ho l'impressione però che sia cambiato più di tanto il livello dei nostri uomini politici e, alla fine, non c'è stato neanche tutto questo ricambio generazionale. I talk show politici sono sempre incentrati sul "voi non avete fatto" e "anche voi potevate fare" non si parla concretamente di programmi, idee, progetti. Non sappiamo chi ci governerà e neanche se ci sarà la governabilità di questo particolare paese. In giro, tolto chi voterebbe destra o sinistra a rescindere da tutto, si percepisce una forte incertezza su chi votare perchè in pochi hanno chiaro perchè dovrebbero votare uno o l'altro.

Il confronto TV, classico appuntamento pre elettorale in tutto il mondo tranne che in Italia, dovrebbe essere, oltre che un diritto per i cittadini, un'occasione unica per i partiti politici per condizionare il voto in base alla credibilità, i programmi, gli uomini messi in campo. Ecco le idee! A questo punto è proprio questo il problema... Mancano le idee, i programmi e le "ricette" ed allora Monti vuole fare il confronto TV con Bersani e Berlusconi (che tra l'altro è il leader di coalizione e non il candidato premier); Berlusconi vuole farlo solo con Bersani; Bersani annuncia di partecipare solo se ci saranno tutti; Grillo non lo farà a prescindere e Ingroia, Giannino, e tutti i piccoli partitini coinvolti, lo farebbero anche con Pippo e Topolino pur di avere un pelo di visibilità e sperare di prendere 30/40 voti in più.

Alla fine, in qesto meraviglioso paese, ci ritroveremo tutti davanti ad un'urna elettorale per votare secondo preferenze ideologiche e non su programmi ed idee sicuri che, anche questa volta, non cambierà nulla erchè nulla potra cambiare finchè non ci sarà un cambiamento che cambi qualcosa.